“La nostra partecipazione è una chiara indicazione della forza della partnership tra Unicef e istituzioni europee. Questa partnership sta aiutando i bambini che stanno soffrendo in questo momento, in tempo reale. Bambini che hanno bisogno del nostro aiuto e che hanno il diritto di aspettarsi il nostro aiuto”. A parlare è la direttrice regionale Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, e coordinatrice speciale per la risposta rifugiati e migranti in Europa, Afshan Khan, che in questi giorni ha incontrato i rappresentanti del Governo in Italia.
Nel richiamare l’inclusione nella Strategia del Consiglio d’Europa di un sesto settore prioritario sui “diritti dei bambini in situazioni di crisi e di emergenza”, che “copre la protezione dei bambini colpiti da conflitti, migrazioni e sfollamenti forzati”, Khan ha spiegato: “Dare priorità a quest’area, purtroppo, si è rivelato lungimirante. La guerra in Ucraina ha portato a una crisi di protezione dei bambini e i paesi confinanti con l’Ucraina e in tutta Europa hanno dovuto riesaminare le disposizioni per proteggere i bambini in fuga dal conflitto”. Durante la sua missione, la direttrice regionale ha anche visitato un centro rifugiati supportato dall’Unicef con l’implementing partner Intersos e in cooperazione con la Protezione civile italiana, e ha incontrato Tatiana e Miroslava, 6 e 7 anni, che hanno lasciato l’Ucraina subito dopo l’inizio del conflitto. “Le autorità nazionali e locali e le organizzazioni della società civile in Italia stanno ricoprendo un ruolo chiave per garantire protezione e assistenza a rifugiati in arrivo dall’Ucraina. Unicef – ha concluso – riconosce e apprezza l’attivazione tempestiva e riconferma il suo supporto per la risposta”.