Attentato terroristico ieri sera a Tel Aviv nel quale sono rimasti uccisi due giovani israeliani, quindici i feriti dei quali 4 versano in gravi condizioni. I servizi di sicurezza, secondo quanto riferito dalla Radio militare israeliana, hanno localizzato ed ucciso l’autore dell’attentato, un palestinese di 29 anni, originario di Jenin, in Cisgiordania, Raed Fathi Hazem. Si tratta del quarto attacco terroristico in Israele, nelle ultime due settimane. “Un’altra serata in cui il terrorismo palestinese uccide cittadini israeliani innocenti, nel cuore di un’area che simboleggia la vita, la gioia e la pace – si legge in una nota diffusa oggi attraverso i social dall’Ambasciata di Israele presso la Santa Sede – Gli attacchi terroristici prendono di mira principalmente gli ebrei, ma non fanno distinzione: persone di tutte le religioni sono in pericolo. Il popolo di Israele è forte e unito. La resilienza nazionale persisterà anche dopo questo attacco, che non impedirà al popolo di Israele di proseguire la propria vita quotidiana. L’Ambasciata d’Israele a Roma piange le vittime e prega per una pronta guarigione dei feriti”. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen ha condannato “l’uccisione di 2 civili israeliani in una sparatoria nel centro di Tel Aviv”. Al tempo stesso, citato dalla agenzia Wafa, ha ribadito che l’uccisione di palestinesi ed israeliani conduce solo ad un deterioramento della situazione” in un periodo segnato dal Ramadan, dalla Pasqua ebraica e da quella cristiana. Oggi intanto la polizia israeliana ha dislocato 3.000 agenti a Gerusalemme per affrontare possibili tensioni durante le preghiere nella Spianata delle Moschee per il primo venerdì del Ramadan.