Al mattino della Domenica delle Palme alle ore 10 l’arcivescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, presiederà in cattedrale la S. Messa con la benedizione dei rami d’ulivo, a ricordo dell’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme. La liturgia con cui si dà inizio alla Settimana Santa è caratterizzata dal racconto evangelico della passione e morte di Gesù.
Martedì Santo (12 aprile), alle 20.30, celebrazione comunitaria della Riconciliazione in cattedrale, guidata da mons. Tisi: sono invitate in particolare le parrocchie cittadine.
Giovedì Santo (14 aprile) l’arcivescovo presiede al mattino (ore 9.30) la solenne concelebrazione della Messa crismale con tutto il clero trentino e i fedeli. Nel corso della liturgia vengono benedetti gli olii santi: l’olio del crisma (usato nel conferimento di battesimo, cresima e nelle ordinazioni sacre), l’olio dei catecumeni (coloro che si preparano al battesimo) e l’olio per l’unzione degli infermi.
Alla sera del Giovedì Santo inizia il Triduo Pasquale con la s. Messa (20.30) in memoria dell’ultima cena di Gesù.
Venerdì Santo (15 aprile), alle ore 15, celebrazione della Passione e Morte del Signore con l’adorazione silenziosa della croce. In serata l’arcivescovo guida la Via Crucis nella basilica di S. Maria Maggiore (20.30).
Sabato Santo (16 aprile), alle ore 21, la veglia pasquale. In essa la Chiesa, anche attraverso una ricca simbologia (la benedizione del fuoco, l’accensione del cero simbolo di Cristo, la benedizione dell’acqua battesimale, con il battesimo in cattedrale di due catecumeni adulti) proclama la risurrezione di Gesù dalla morte.
Un annuncio riaffermato anche la Domenica di Pasqua (17 aprile): in cattedrale il presule presiederà la s. Messa alle ore 10.
Le principali celebrazioni del Triduo saranno trasmesse in diretta streaming sul canale YouTube della diocesi e su Telepace Trento (canale 12).
Per le celebrazioni della Settimana Santa valgono le disposizioni anti-Covid, in base alle ultime indicazioni Cei. Pur cessato lo stato di emergenza, i fedeli sono tenuti a igienizzarsi le mani all’ingresso in chiesa e a tenere sempre indossata la mascherina, mentre non è più obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro.