L’epidemia di Covid-19 è in lieve miglioramento. Nel periodo 28 marzo-3 aprile si evidenzia una lieve diminuzione dell’incidenza, pari a 770 per 100mila abitanti, rispetto alla settimana precedente (806 per 100mila abitanti). Lo rileva il Report dell’Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, contenente i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia, relativi al suddetto periodo, aggiornati al 6 aprile.
Nel periodo 16-29 marzo l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,15 (range 1,04-1,30), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (1,24) e con un range che supera la soglia epidemica anche nel limite inferiore. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero invece rimane costante: Rt=1,03 (1,00-1,05) al 29 marzo vs Rt=1,03 (1,00-1,05) al 22 marzo.
Si stabilizza il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva al 5,0% (471/9.434) al giorno 5 aprile rispetto al 5,1% (487/9.466) del 29 marzo. Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva diminuisce leggermente. In lieve aumento invece il tasso di occupazione in aree mediche Covid-19 a livello nazionale: dal 15% al 15,8%.
Secondo il report una Regione/Provincia autonoma è classificata a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Undici sono classificate a rischio moderato, di cui due ad alta probabilità di progressione a rischio alto; le restanti sono classificate a rischio basso. Undici Regioni/Province autonome riportano almeno una singola allerta di resilienza. Due riportano molteplici allerte di resilienza.
Per gli esperti, “l’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia”.