Sono stati accolti, martedì 5 aprile, nel progetto #Sai (Sistema di accoglienza e integrazione, ex-Sprar) del Comune di Livorno, gestito dalla #FondazioneCaritasLivorno, otto rifugiati politici afghani. Arrivati in Italia con uno degli ultimi voli partiti dall’aeroporto di Kabul, assediato dai civili nel disperato tentativo di fuga e di cui abbiamo visto in tv le immagini strazianti, questa famiglia numerosa sogna un futuro migliore, qui in Italia. “Nel tragitto in macchina – si legge sul sito della FondazioneCaritasLivorno – ci hanno raccontato dei loro studi e, con qualche lacrima agli occhi, hanno ripensato a ciò che possedevano in Afghanistan, al tenore di vita che potevano permettersi e alla situazione in cui si trovano adesso. Sono però coscienti della grande fortuna che hanno avuto di poter scappare in tempo dall’Afghanistan e, entrando nell’appartamento di Torretta destinato alla loro accoglienza, ci hanno ringraziato per la bellezza delle stanze, per il cibo fatto loro trovare e per la calorosità della nostra presenza”.
“Al fianco dell’accoglienza nel progetto Sai di 21 adulti singoli e dei 12 minori stranieri non accompagnati, con questa nuova famiglia, un altro nuovo seme si è aggiunto al giardino Caritas. Verrà innaffiato con cura, nella speranza che fiorisca in un futuro nuovo e di integrazione per questa bella famiglia!”, conclude la FondazioneCaritasLivorno. Info: http://www.fondazionecaritaslivorno.it/.