(Strasburgo) Gli eurodeputati, riuniti in sessione plenaria a Strasburgo, chiedono, con una risoluzione approvata a larga maggioranza, ai leader dei 27 Paesi Ue di escludere la Russia dal G20 e da altre organizzazioni multilaterali, come l’Unhcr, l’Interpol, l’Organizzazione mondiale del commercio, l’Unesco, per dare ” un segnale importante del fatto che la comunità internazionale non tornerà a lavorare come di consueto con lo Stato aggressore”.
Per rendere le sanzioni più efficaci, il Parlamento chiede che le banche russe siano escluse dal sistema Swift, di vietare l’ingresso nelle acque territoriali dell’Ue e l’attracco nei porti dell’Unione di “qualsiasi nave battente bandiera russa, registrata, posseduta, noleggiata, gestita dalla Russia e il trasporto di merci su strada da e per Russia e Bielorussia”.
I deputati chiedono anche di “sequestrare tutti i beni appartenenti ai funzionari russi o agli oligarchi associati al regime di Putin, ai loro rappresentanti e prestanome, nonché alle figure legate al regime di Lukashenko in Bielorussia”.
In riferimento alle atrocità sconcertanti, “che innegabilmente si configurano come crimini di guerra”, commesse dalle truppe russe in Ucraina e in particolare a Bucha e che hanno quasi completamente distrutto Mariupol, Volnovakha e altre città e villaggi, i deputati sottolineano che “gli autori dei crimini di guerra devono essere ritenuti responsabili e chiedono l’istituzione di un tribunale speciale delle Nazioni Unite per i crimini in Ucraina”.
Il Parlamento sostiene che “le consegne di armi devono essere intensificate per permettere all’Ucraina di difendersi efficacemente, e ribadisce il proprio sostegno a tutti gli aiuti di tipo difensivo alle forze armate ucraine offerti individualmente dai Paesi Ue e collettivamente attraverso lo strumento europeo per la pace”.
I deputati chiedono “corridoi umanitari sicuri per evacuare i civili in fuga dai bombardamenti e il potenziamento delle reti di aiuti umanitari dell’Ue in Ucraina”.