Ucraina: forni crematori a Mariupol. S.B. Shevchuk, “il fumo del crematorio sale di nuovo in cielo nella terra ucraina”

“Il fumo del crematorio sale di nuovo in cielo nella terra ucraina”. Nel video messaggio diffuso oggi, l’arcivescovo maggiore di Kiev, S.B. Sviatoslav Shevchuk, parla dell’uso a Mariupol di forni crematori mobili provenienti dalla Crimea per bruciare i cadaveri di donne e bambini ma anche dei soldati russi. Secondo quanto detto dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, la Russia cerca così di nascondere i propri delitti e le migliaia di cadaveri. “In questi giorni l’Ucraina e il mondo – dice il capo della chiesa greco-cattolica ucraina – tremano ancora una volta alla scoperta dei crimini di guerra dell’occupante russo. Ieri abbiamo appreso che a Mariupol, la nostra città dei martiri – insieme alla sua artiglieria, i missili e le armi pesanti – la Russia ha portato anche crematori mobili in cui giorno e notte bruciano i corpi di innocenti civili uccisi. Con questa aggressione, insieme al suo esercito, la Russia ha portato nelle nostre terre la morte, la logica della morte e della guerra, la logica della distruzione”. “L’Europa – commenta Shevchuk – ha visto questo tipo di crematori vicino alle città civili solo durante la Seconda guerra mondiale. A Maidanek… ad Auschwitz e in altri campi di concentramento nazisti”. E’ – aggiunge Shevchuk  – “l’ideologia della soluzione definitiva, e cioè della distruzione del popolo ucraino che conta quasi 60 milioni” che “ripete i modelli nazisti”. Sono morti che “avvengono per mano del potere che vuole instaurare un nuovo ordine”.

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