Le storie delle donne vittime di tratta sono diventate le preghiere che hanno animato le meditazioni della Via Crucis “Forte come la morte. È l’amore” , che si è svolta ieri sera a San Giovanni Rotondo su iniziativa della Comunità “Laudato Si'”. Era presente mons. Franco Moscone, arcivescovo della diocesi Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. In questi mesi la Comunità “Laudato Si'” di San Giovanni Rotondo ha incontrato e dialogato con donne vittime di violenza sulle strade di Capitanata, donne vittime della tratta e dello sfruttamento lavorativo. Dal 2016 sono impegnate accanto a loro le operatrici della cooperativa sociale Medtraining nel progetto “La Puglia non tratta – Insieme per le vittime”, il cui intervento si svolge nell’area territoriale della Capitanata, che comprende Monti Dauni, Tavoliere delle Puglie e promontorio del Gargano. “Le abbiamo incontrate, abbiamo ascoltato le loro storie, pianto con loro e ascoltato il pianto dei loro bambini. Oggi queste storie sono diventate preghiera, una preghiera accorata, proveniente dal profondo del cuore”, spiegano dalla Comunità Laudato Si’. “Di fronte ad ognuna delle quattordici stazioni di bronzo ci fermeremo e ci interrogheremo sul mistero che coinvolge ogni uomo e ogni creatura sotto il cielo: quello del dolore e della sofferenza dei poveri e della terra, come ci insegna il Papa nell’enciclica Laudato Si’, dalla quale attingeremo anche oggi”, è stato letto dalla guida che ha condotto il momento di preghiera. Il progetto “La Puglia non tratta – Insieme per le vittime”, giunto ormai alla quarta annualità, è nato a livello regionale con l’obiettivo di assicurare alle persone vittime di tratta adeguate condizioni di alloggio, vitto, assistenza, protezione ed integrazione socio-lavorativa.