Parlamento Ue: nuove regole per rendere un maggior numero di dati accessibili a start-up e imprese e per l’innovazione

(Strasburgo) Nuove regole per rendere un maggior numero di dati accessibili a start-up e imprese e per favorire l’innovazione: sono state votate oggi a Strasburgo dal Parlamento europeo riunito in plenaria. L’Atto sulla governance dei dati (Data Governance Act), concordato con il Consiglio nel novembre 2021, “mira ad accrescere la fiducia dei cittadini nell’intensificazione della condivisione dei dati, creare nuove norme Ue sulla neutralità dei mercati dei dati, favorire il riutilizzo di alcuni dati detenuti dal settore pubblico e creare spazi europei dei dati in settori strategici”, spiega un comunicato. Durante i negoziati con i ministri Ue, il Parlamento ha ottenuto che non ci fossero scappatoie per permettere agli operatori dei Paesi non-Ue di abusare del sistema, rafforzando le disposizioni sulla fiducia e sull’accesso equo, oltre a requisiti precisi per stabilire quali servizi rientreranno nel campo di applicazione delle nuove regole. Il testo è stato approvato con 501 voti favorevoli, 12 contrari e 40 astensioni.
I deputati hanno sostenuto l’idea di sfruttare il potenziale dei dati messi a disposizione su base volontaria dagli interessati per finalità di interesse generale, come la ricerca scientifica, l’assistenza sanitaria, la lotta ai cambiamenti climatici o il miglioramento della mobilità. La relatrice, la deputata tedesca Angelika Niebler, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo con il Dga è quello di porre le basi per un’economia dei dati di cui le persone e le imprese possano avere fiducia. La condivisione dei dati può svilupparsi solo se fiducia ed equità sono garantite, stimolando nuovi modelli di business e l’innovazione sociale. L’esperienza ha dimostrato che la fiducia – che si tratti di fiducia nella privacy o nella riservatezza dei dati aziendali di valore – è un tema fondamentale. Il Parlamento ha insistito su un campo di applicazione chiaro, assicurandosi che il principio della fiducia sia iscritto nel futuro dell’economia dei dati in Europa”.

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