“Con rara umanità”: queste parole, tratte dagli Atti degli apostoli e riferite al modo in cui San Paolo è stato trattato dai maltesi dopo il suo naufragio, “indicano la strada da seguire non solo per affrontare il fenomeno dei migranti, ma più in generale perché il mondo diventi più fraterno, più vivibile, e si salvi da un naufragio che minaccia tutti noi, che stiamo – come abbiamo imparato – sulla stessa barca. Tutti”. Ne è convinto il Papa, che ha dedicato l’udienza di oggi, in Aula Paolo VI, a ripercorrere le tappe del viaggio apostolico a Malta è, definita “un luogo-chiave”. “Lo è anzitutto geograficamente, per la sua posizione al centro del Mare che sta tra Europa e Africa, ma che bagna anche l’Asia”, ha spiegato Francesco, ribadendo che “Malta è una specie di rosa dei venti, dove si incrociano popoli e culture; è un punto privilegiato per osservare a 360 gradi l’area mediterranea”.