I vescovi maroniti “esprimono la loro gioia per la notizia della visita di Papa Francesco in Libano in agenda il prossimo giugno”. Al termine dell’incontro che li ha visti riuniti questa mattina presso la sede patriarcale di Bkerké, sotto la presidenza del card. Béchara Boutros Raï, patriarca maronita, i presuli esprimono soddisfazione per la notizia diffusa martedì 5 aprile via Twitter dall’ufficio del presidente libanese Michel Aoun. In attesa del programma ufficiale della visita papale, riferisce Fides, i vescovi maroniti “chiedono a Dio di benedirla, e di realizzare tutti i desideri di Papa Francesco per il bene del Libano e di tutti i libanesi”. “I libanesi – si legge nel tweet del capo di Stato Aoun – aspettano da tempo questa visita per esprimere la loro gratitudine per l’attenzione di Sua Santità nei confronti del Libano, per ringraziarlo per le iniziative che ha intrapreso per il Paese e per le preghiere che ha offerto per la sua pace e la sua stabilità”. Nella serata dello stesso martedì 5 aprile, il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni, rispondendo ad alcuni giornalisti su un possibile imminente viaggio del Papa in Libano, aveva riferito che tale eventualità era “un’ipotesi allo studio”. Ambienti vicini alla presidenza libanese indicano come possibili date della visita papale in Libano quelle di domenica 12 e lunedì 13 giugno. Il Libano sta vivendo una fase di crisi economica e sociale dagli effetti disastrosi sulla vita quotidiana del popolo libanese, che a molti ricordano le sofferenze collettive vissute negli anni atroci della guerra civile. Lo scenario politico libanese è reso ancor più incerto e fibrillante dall’avvicinarsi delle elezioni parlamentari, in programma il prossimo 15 maggio. Nel comunicato diffuso oggi, i vescovi maroniti richiamano anche l’urgenza di scegliere rappresentanti adeguati e competenti da mandare in Parlamento, che siano in grado di confermare e realizzare il Piano di rinascita economica e di riforme necessari al Paese. A ottobre, in Libano, dovrebbero svolgersi anche le elezioni del nuovo capo di Stato. Michel Aoun, che si prepara alla conclusione del proprio mandato presidenziale, era stato ricevuto in Vaticano da Papa Francesco il 22 marzo.