Usura: Fondazione San Nicola e Santi Medici di Bari, “un grosso aiuto è fornito dalle diocesi convenzionate”

Le beneficenze, erogate dalla Fondazione antiusura di Bari nel 2021, ammontano a oltre 67mila euro. Il dato è emerso ieri sera durante l’Assemblea ordinaria dell’ente.
Un grosso aiuto è fornito dalle diocesi convenzionate, a mezzo dei loro contributi annuali. “Abbiamo ricevuto contributo dalle diocesi di Brindisi, Castellaneta, Nardò- Gallipoli, Taranto, Oria, Trani e Bari. Apprezziamo il lavoro pre-istruttorio dei responsabili diocesani”, spiega la Fondazione. “Con molta onestà, rileviamo che senza il loro aiuto, tante pratiche, soprattutto per piccoli interventi, non avrebbero potuto avere seguito”, si legge nella relazione annuale socio-pastorale della Fondazione.
Le convenzioni in essere riguardano le diocesi di Altamura-Acquaviva-Gravina, Molfetta-Giovinazzo-Ruvo-Terlizzi, Taranto, Castellaneta, Conversano-Monopoli, Oria- Otranto, Brindisi-Ostuni, Nardò-Gallipoli, Trani-Bisceglie-Barletta.
Diminuiscono i contributi fondi del 5 per mille. Risulta puntuale la quota associativa da parte della Camera di Commercio di Bari. Tali fondi rappresentano una boccata d’ossigeno in un momento di grande difficoltà.
Il dl 3 luglio 2017, n. 117, il Codice del Terzo Settore, ha finalmente previsto una data entro la quale approvare i nuovi Statuti. Sulla scorta di linee guide provenienti dalla Consulta nazionale antiusura, lo Statuto della Fondazione è stato approvato con regolare verbale notarile, il 18 giugno 2021.
Molto importante è stato l’impegno della Fondazione per consolidare e rilanciare la cultura dell’educazione alla legalità, con particolare riguardo all’incoraggiamento alla denuncia degli usurai e all’“uso responsabile del denaro”. La Fondazione si è fatta carico di diverse posizioni che avevano solo presentato denunce in altri distretti e che sono state seguite in tutte le fasi di preparazione per l’attuazione della l. 44/99 e 108/96, nonché per le relative sospensioni afferenti a pagamenti in corso così come previsto dalla l. 108/96. Per esse, la Fondazione si è fatta carico di fornire assistenza sia legale e soprattutto economica per il riavvio delle attività. È giunto a compimento un processo che ha visto condannare, in primo grado di giudizio, tutti e cinque gli imputati per usura ed estorsione. Il processo, iniziato nel gennaio del 2013, si è concluso dopo 23 udienze. La Fondazione si costituì come parte civile.
La Fondazione chiede, attraverso il prefetto, un incontro con i sindaci, molti dei quali “ignorano la Fondazione e il bene che viene fatto ai cittadini delle loro comunità”.
“Un mondo senza fame, senza povertà, senza violenza, senza guerre, non nasce magicamente. Un mondo umano nasce dalle mani e dal cuore di quanti leggono e vivono il tempo e riconosciamo Cristo in ogni essere umano. Abbiamo bisogno tutti di rialzarci in piedi.
Per alimentare la grazia e la fatica di questo anno presso la Fondazione San Nicola e Santi Medici lavoreranno i volontari a molteplici iniziative, ha concluso il presidente della Fondazione, mons. Alberto D’Urso.

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