(Strasburgo) L’Ufficio di presidenza del Parlamento ha deciso di rafforzare il sostegno dell’istituzione ai giornalisti con borse di studio e programmi di formazione per giovani operatori dei media. “L’obiettivo è quello di approfondire la comprensione delle politiche europee, aiutare i partecipanti ad acquisire esperienze rilevanti e arricchire il settore dei media europei garantendo la libertà editoriale”, si legge in un comunicato diffuso a Strasburgo. L’Ufficio di presidenza del Parlamento europeo (che comprende la presidente Metsola, i vicepresidenti e i questori) ha adottato l’introduzione di un nuovo sistema di borse di studio e programmi di formazione per giovani giornalisti. L’intento espresso è di sostenere i professionisti all’inizio della loro carriera, “nella comprensione dell’Ue in generale e del Parlamento in particolare, e il rafforzamento del giornalismo indipendente, professionale e responsabile, in particolare per quanto riguarda gli affari europei”. Le prime edizioni pilota dovrebbero iniziare nel corso di quest’anno in diversi Stati membri.
L’iniziativa comprenderà due diversi programmi. “Il primo programma proporrà un periodo di lavoro di un anno in media con sede nell’Ue. I partecipanti, selezionati dagli organismi professionali dei giornalisti, lavoreranno come giornalisti professionisti in una redazione, rafforzando le loro conoscenze sugli affari dell’Ue e raccogliendo un’esperienza professionale rilevante”. L’Ufficio di presidenza ha deciso di intitolare questo programma al defunto presidente David Sassoli, che ha lavorato come giornalista per quasi 30 anni. La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha detto: “il giornalismo indipendente e professionale è la spina dorsale della nostra democrazia. Questa nuova iniziativa contribuirà a formare una nuova generazione di giornalisti europei responsabili”.
Il secondo programma adottato dall’Ufficio di presidenza consiste in nuovi corsi di formazione per giovani giornalisti, organizzati in due moduli: uno a livello nazionale incentrato sulla conoscenza dell’Unione e sul lavoro dei media, e un secondo modulo a Bruxelles o Strasburgo “per familiarizzare con la natura dell’istituzione”.
Maggiori dettagli su entrambi i programmi saranno disponibili nelle prossime settimane.