È in partenza il prossimo 8 aprile il percorso formativo di approfondimento e aggiornamento professionale sulla mediazione interculturale dal titolo “In medias res”, organizzato nell’ambito del progetto S.pr.int. Strategie, Programmi innovativi, Interventi Multistakeholder, finanziato da Unione europea e ministero dell’Interno nell’ambito del Fondo asilo, migrazione e integrazione 2014-2020, che ha come ente capofila la Prefettura di Barletta Andria Trani e quali soggetti partner l’Azienda sanitaria locale della Bat, il C.p.i.a. Bat “Gino Strada”, la cooperativa sociale Comunità Oasi2 San Francesco Onlus, Etnie Aps Onlus e il Consorzio di cooperative sociali Nova Onlus. Il percorso formativo è rivolto ai mediatori interculturali e agli operatori istituzionali e del Terzo settore dell’accoglienza interessati ad approfondire elementi, tecniche e strumenti della mediazione, teorici e pratici. Nelle dinamiche di inte(g)razione, il mediatore interculturale si interpone “nel mezzo delle cose”, “tra i contesti e le rappresentazioni connesse al Paese di origine e la complessità del quadro di arrivo, agevolando la riduzione di pregiudizi e le forme di discriminazione, la risoluzione di eventuali conflitti, l’ascolto attivo ed empatico dei bisogni delle persone straniere – spiegano i promotori -. La mediazione interculturale diventa, pertanto, strumento indispensabile per la promozione di modalità di interazione inedite in tutti i contesti di vita, socio-sanitario, scolastico, formativo, lavorativo e sociale, all’interno di una società in trasformazione e sempre più multiculturale”. Il corso è gratuito e aperto a massimo 25 partecipanti. Avrà una durata di 32 ore, divise in 8 moduli da quattro ore l’uno. La modalità è mista: in parte in presenza nell’aula didattica del Castello Svevo di Barletta, in parte online.