“Assicurare un futuro sostenibile e pacifico per tutti: il Contributo dello Sport”. È questo il tema attorno al quale ruota l’edizione 2022 della Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace del 6 aprile. Quest’anno Sport Senza Frontiere (Ssf) dedica l’appuntamento all’emergenza Ucraina e al progetto messo in campo fin dai primi arrivi per l’inserimento di bambini ucraini nei programmi sportivi e di sostegno psico-educativo che Ssf gestisce da oltre 11 anni. Per gestire l’Emergenza Ucraina, Ssf ha attivato l’intervento di emergenza “Sport di Prima Accoglienza” volto a sostenere i minori che giungono in Italia tramite i corridoi umanitari. “Grazie alla rete solidale di società sportive attive sul territorio con cui collaboriamo da anni – dichiara Alessandro Tappa, presidente di Sport Senza Frontiere – l’inserimento dei minori è già in funzione da settimane, fin dai primi arrivi in Italia. Il supporto psicologico che Ssf fornisce è di fondamentale importanza: la fuga dalla guerra, la perdita di legami e riferimenti, la paura per sé e i propri cari, l’approdo in un Paese sconosciuto dopo viaggi improvvisi ed estenuanti, sono tutti fattori che creano disorientamento emotivo e cognitivo”. Sport Senza Frontiere, dopo essere entrata in contatto con le famiglie o gli adulti che si occupano di bambini ucraini in arrivo in Italia, attiva un colloquio conoscitivo per illustrare e personalizzare il programma socio-educativo. Ad ogni minore viene assegnato un tutor che facilita l’inserimento sportivo e che lo accompagna nel corso di tutto il programma. “Durante il periodo estivo – riprende Tappa – i ragazzi ucraini saranno inseriti nel Progetto Joy e frequenteranno i Centri Estivi (Joy Point) e i Summer camp, i Joy nature”. Sport Senza Frontiere opera in varie aree a rischio di Roma, Napoli, Milano, Torino, Bergamo, Trento, Spoleto e Novara e inserisce i ragazzi in programmi sportivi svolti regolarmente più volte a settimana e li segue dal punto di vista psico-sanitario attraverso visite mediche periodiche.