I circa 60 membri delle quattro commissioni (Teologica, Spiritualità, Metodologica, Comunicazione) della Segreteria generale del Sinodo dei Vvescovi si sono incontrati a Roma, dal 25 al 29 aprile, per approfondire alcuni aspetti del documento di riferimento del cammino sinodale: la Costituzione apostolica del 2018, Episcopalis Communio. “Vi chiedo di armonizzare Episcopalis Communio con il processo sinodale che è iniziato. Non di armonizzare il processo in corso con la Costituzione apostolica. Dobbiamo aver il coraggio di immaginare, di seguire lo Spirito che guida la Chiesa nella riscoperta della sua dimensione sinodale”, ha detto il card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vvescovi, aprendo l’incontro. Nei cinque giorni di lavori, i partecipanti hanno discusso alcuni punti nodali emersi durante il cammino finora svolto: il sensus fidei fidelium, ossia il contributo della fede del Popolo di Dio al magistero ecclesiale; quello della collegialità episcopale, del primato pietrino in relazione alla sinodalità ecclesiale; la relazione tra discernimento e consenso ecclesiale; o ancora la natura consultativa o deliberativa delle assise sinodali. Particolare attenzione è stata data inoltre alla dimensione missionaria della Chiesa e alle sue strutture sinodali. I lavori, si legge in un comunicato della Segreteria generale del Sinodo, “si sono svolti in un clima di fraternità e condivisione e sono stati scanditi da momenti di preghiera, sessioni plenarie e lavori di gruppo”.