“Lavoro dignitoso non sia più un miraggio ma priorità dell’agenda politica. Una certezza di sicurezza, stabilità e crescita integrale della persona, un pilastro imprescindibile per garantire la piena cittadinanza e la dignità delle persone”. A chiederlo, in occasione della Festa dei lavoratori, sono le Acli Roma e Provincia, attraverso il suo presidente, Lidia Borzì. Per l’occasione l’associazione ha realizzato una cartolina con lo slogan “Affinché il lavoro dignitoso non sia più una fake news”, accompagnato da una provocazione: una finta pagina di giornale che riporta una lettera di licenziamento scritta da un dipendente a un datore di lavoro, “mandato a casa” per aver negato qualsiasi forma di tutela o di diritti. “Nella cartolina abbiamo creato – spiega ancora Borzì – quella che verrebbe definita una fake news, perché non è più accettabile che il lavoro dignitoso sia considerato tale. Oggi diritti e tutele sembrano essere sempre più utopie soprattutto nel rapporto tra giovani e lavoro e questo li allontana dall’ingresso nella vita adulta e favorisce una forte remissività lavorativa che rappresenta una sconfitta per tutta la società. Tutto questo ci chiama ad una grande corresponsabilità, quella di rimettere il lavoro dignitoso al centro delle priorità”.