La guerra in Ucraina resta al centro dei lavori della plenaria del Parlamento europeo che si svolgerà a Strasburgo dal 2 al 5 maggio prossimi. Le conseguenze economiche e sociali per l’Ue della guerra saranno oggetto di confronto con la Commissione e il Consiglio; una risoluzione che chiede più impegno dell’Ue sui temi della tratta degli esseri umani e della violenza sulle donne come arma di guerra, il rifiuto dell’ingresso ai porti Ue delle imbarcazioni russe, la resilienza dell’Europa ai cyber-attacchi altri aspetti su cui si confronteranno gli eurodeputati. L’emiciclo discuterà inoltre del proseguo dei lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa: il 9 maggio, con la consegna del rapporto finale, si chiuderà la Conferenza. In plenaria si farà quindi “una valutazione sugli esiti” di questa esperienza; “potrebbe arrivare la richiesta che si avvii un percorso di revisione dei trattati”, ha spiegato Delphine Colard, vice-portavoce del Parlamento in conferenza stampa.
Tra i temi in agenda anche una proposta legislativa per una nuova legge elettorale europea con la definizione di un collegio elettorale europeo, l’equilibrio di genere nelle liste, una data unica per le votazioni (9 maggio). E poi ancora: voto finale per l’avvio dei negoziati legislativi per l’introduzione di un caricatore universale per i dispositivi elettronici portatili, l’intelligenza artificiale, il pass Covid e la sua eventuale proroga di un anno, l’autonomia energetica dell’Ue, lo stato di diritto in Ungheria e Polonia. Ospite d’onore sarà il primo ministro Mario Draghi che martedì mattina presenterà la sua visione dello stato dell’Ue, nel contesto dei dibattiti “Questa è l’Europa”. Martedì, giornata per la libertà di stampa, la Commissione dovrà spiegare in emiciclo come intende affrontare le minacce ai giornalisti e rafforzare la libertà dei media.