Primo maggio: Mattarella, “porre il lavoro al centro del nostro agire e del nostro pensare”

(Foto: Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Il Primo maggio sollecita a porre il lavoro al centro del nostro agire e del nostro pensare. Il lavoro, come dice la Costituzione, è la base su cui è vive la Repubblica”. Lo ha ricordato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’Istituto salesiano “G. Bearzi” di Udine.
“È stato il lavoro degli italiani a consentire nei decenni crescita sociale, economica, civile”, ha osservato il Capo dello Stato, aggiungendo che “il lavoro ci ha reso, soprattutto, ciò che siamo. Ha ampliato i diritti, ha dato concretezza alla grande speranza di pace e sviluppo che animava i giorni della Liberazione”. “Con il lavoro – ha proseguito – si contribuisce al benessere collettivo, si partecipa con pienezza alla vita di comunità”. “Il lavoro è motivo di dignità per ogni donna e ogni uomo”, ha ammonito Mattarella, rilevando che “ne abbiamo tanti esempi, anche in questa terra, intorno a noi”. “L’emergenza sanitaria, la guerra, l’aumento dei prezzi dell’energia e di molte materie prime, l’inflazione incidono sulla nostra vita quotidiana e spingono a riflettere sulle responsabilità che gravano sugli Stati per poter garantire la sicurezza della salute e la pace”, ha sottolineato il presidente, sottolineando che “al nostro interno siamo chiamati a operare per ridurre quegli squilibri di struttura di cui da tempo soffriamo”.

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