Si svolgerà a Rieti, dal 21 al 29 maggio, il Festival della Comunicazione 2022, evento nazionale promosso dalle Paoline e dai Paolini che è stato presentato nei giorni scorsi nel capoluogo reatino dal vescovo Domenico Pompili. Illustrando l’evento, secondo quanto riporta il settimanale della diocesi (www.frontierarieti.com), il presule ha indicato “la prospettiva di accrescere la consapevolezza sul panorama mediale in cui abitiamo: un ambiente misto, nel quale ciascuno sta con un piede on-line e uno off-line. Una situazione che sta ridisegnando le nostre vite quotidiane con effetti dirompenti nelle relazioni interpersonali, nella coscienza individuale, nelle dinamiche economiche e sociali, nella stessa esperienza spirituale”. Il tema del Festival è stato ricavato dal Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: “Ascoltare con l’orecchio del cuore”. Secondo mons. Pompili, “si intuisce una grande questione che è insieme culturale ed educativa perché ogni cambio tecnologico produce anche un cambio antropologico”, e allora è necessario “chiarire i nessi tra il nuovo linguaggio digitale che soppianta l’analogico e la vita dei nostri bambini, adolescenti, giovani, adulti ed anziani”. Non a caso il Festival sarà preceduto da un ciclo di eventi tutti dedicati ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie. Si parlerà di come fare un uso corretto dei social, ma ci saranno anche eventi dedicati ai più piccoli che faranno leva sull’esperienza fisica. Tra le figure coinvolte nel Festival della Comunicazione il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti; il presidente di Slow Food, Carlo Petrini; il linguista Luca Serianni; il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso; la sociologa Chiara Giaccardi. Tra i giornalisti, Lucia Annunziata (Mezz’ora in più, Rai3), Enrico Mentana (direttore Tg La7), Giovanni Grasso (direttore dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica), Paolo Ruffini (prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede), David Puente (vicedirettore di Open.online) e Marco Tarquinio (direttore di Avvenire). Gli eventi del Festival della Comunicazione intendono coinvolgere a vari livelli la cittadinanza e attrarre operatori della comunicazione da tutta Italia, “valorizzando i tratti distintivi del territorio con l’intento di promuovere la conoscenza delle sue bellezze e della sua storia, facendo leva sul cuore francescano della Valle Santa e sulle caratteristiche dei suoi borghi e del suo paesaggio naturale. Il tutto senza dimenticare di tenere acceso un riflettore sui temi della ricostruzione che segue il terremoto del 2016”. Tutti gli eventi saranno gratuiti e aperti al pubblico senza prenotazione fino ad esaurimento posti.