“A causa del fallimento di tre stagioni delle piogge consecutive, quattro paesi del Corno d’Africa stanno vivendo una delle peggiori siccità degli ultimi decenni. Complessivamente, in Gibuti, Etiopia, Kenya e Somalia, 10 milioni di bambini hanno bisogno di un aiuto salvavita immediato”. È l’allarme lanciato oggi dall’Unicef. “La siccità – viene spiegato in una nota – sta facendo aumentare la malnutrizione dei bambini e delle loro famiglie ad un ritmo allarmante. Nel complesso, 1,7 milioni di bambini sono gravemente malnutriti in tutta la subregione. In Etiopia, i tassi di ammissione per il trattamento della malnutrizione acuta grave per i bambini sotto i 5 anni, nelle zone colpite dalla siccità, a febbraio 2022 erano più alti del 15% rispetto a febbraio 2021”.
Al termine di una missione di quattro giorni in Etiopia, Catherine Russell, direttore generale dell’Unicef, ha esortato la comunità internazionale ad aumentare immediatamente il supporto per evitare una catastrofe umanitaria dovuta alla siccità in Etiopia e nel resto del Corno d’Africa. “L’impatto della siccità in Etiopia è devastante”, ha dichiarato Russell. A minacciare la vita dei bambini non sono soltanto malnutrizione e malattie. Più di 600mila minori nelle regioni colpite dalla siccità hanno abbandonato la scuola a causa della siccità. Le scuole sono state chiuse per mancanza d’acqua, e molti bambini abbandonano la scuola perché devono percorrere lunghe distanze in cerca di cibo e acqua o per badare ad altri bambini mentre coloro che si prendono cura di loro cercano di trovare acqua per le loro famiglie e il loro bestiame. “Viaggiare per lunghe distanze espone i bambini a molti rischi, compreso il matrimonio precoce”, ha denunciato Russell. “I matrimoni precoci spesso aumentano in periodi di siccità, perché le famiglie danno in sposa le loro figlie nella speranza che siano meglio nutrite e protette, e anche per guadagnare la dote. In alcune aree colpite dalla siccità in Etiopia, c’è stato un aumento del 51% dei matrimoni precoci”.
In risposta, l’Unicef Etiopia ha l’obiettivo di raggiungere un numero stimato di 3,4 milioni di persone, tra cui 1,4 milioni di bambini, come parte della sua risposta immediata. “Apprezziamo il generoso sostegno dei donatori, ma dobbiamo fare di più per salvare le vite di milioni di bambini”, ha evidenziato Russell, rimarcando che “dietro ogni statistica, c’è un bambino con le stesse speranze e gli stessi sogni dei bambini di tutto il mondo – e lo stesso diritto di raggiungere il loro pieno potenziale”.