“Il registro della storia ci ricorda come stabilità e pace non siano garantite una volta per sempre. La pace non si impone automaticamente, da sola, ma è frutto della volontà degli uomini”: lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. “Come ci ricordava Robert Schuman, ‘la pace non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano’. Se perseguiamo obiettivi comuni, per vincere non è più necessario che qualcun altro debba perdere. Vinciamo tutti insieme”. “Viviamo oggi, nuovamente, l’incubo – inatteso perché imprevedibile – della guerra nel nostro continente”; eppure, ha sottolineato il capo dello Stato, “imperialismo e neo-colonialismo non hanno più diritto di esistere nel terzo millennio, quali che siano le sembianze dietro le quali si camuffano… Non è più il tempo di Paesi che pretendano di dominarne altri”.
Poi ha specificato: “La responsabilità della sanzione adottata” nei confronti di Mosca, che ha escluso la Russia dal CdE, “ricade interamente sul Governo della Federazione Russa. Desidero aggiungere: non sul popolo russo, la cui cultura fa parte del patrimonio europeo e che si cerca colpevolmente di tenere all’oscuro di quanto realmente avviene in Ucraina”.