A due mesi dall’inizio del conflitto in Ucraina, il direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, don Marco Briziarelli, traccia un primo “bilancio” dell’opera di accoglienza-solidarietà rivolta a 658 profughi a cui la Chiesa diocesana, attraverso la sua Caritas ed altre sue realtà socio-caritative, ha rivolto la sua attenzione. Don Briziarelli racconta: “Sono persone, nella quasi totalità donne e bambini, alla ricerca di una vita ‘normale’ nelle nostre comunità, pur nella consapevolezza che loro ritorneranno alla normalità soltanto una volta rientrati in Ucraina. E questo è il desiderio che queste persone ti partecipano appena arrivano. Da parte nostra c’è l’impegno a rendergli il soggiorno in Italia il più possibile in continuità con la loro vita quotidiana in Ucraina, pur nella consapevolezza che questo non è facile”. Sottolinea don Briziarelli: “Abbiamo raccolto tanto dolore e tante lacrime, ma anche il volto bello dell’accoglienza e della solidarietà”.
Il direttore della Caritas diocesana si sofferma su alcuni dati significativi del fenomeno profughi ucraini giunti negli ultimi due mesi a Perugia e provincia e di quanti sono stati accolti-sostenuti dalla Chiesa locale. “Circa 2.650 sono profughi arrivati a Perugia e provincia, di cui circa 1.700 nella città capoluogo – evidenzia don Briziarelli –. Di questi, 658 sono stati aiutati dalla nostra Chiesa, di cui 325 donne, 31 uomini e 302 minori. Le persone accolte a tutt’oggi sono 143 (14 in strutture Caritas, 37 in strutture collegate a Caritas, 23 in co-housing familiare, 45 in appartamenti messi a disposizione gratuitamente, 24 persone nel Centro di accoglienza straordinario della diocesi”.
Significativo anche il numero dei fruitori ucraini dei quattro Empori della solidarietà Caritas, per un totale di 209 tessere famiglia emesse negli ultimi 60 giorni, così suddivise: 141 tessere famiglia Emporio “Tabgha” di Perugia città; 32 tessere famiglia Emporio “Divina Misericordia” di San Sisto-Sant’Andrea delle Fratte; 30 tessere famiglia Emporio “Siloe” di Ponte San Giovanni; 6 tessere famiglia Emporio “Betlemme” di Marsciano».
Don Briziarelli ha parole di gratitudine per “tutti i volontari che si stanno adoperando al massimo, in particolare per quelli che rischiano la vita nello svolgere il loro servizio in terra Ucraina o ai confini del Paese devastato dalla guerra, e in tutti le zone del mondo dove ci sono conflitti in corso”.