Sudan: Msf, “violenti attacchi a popolazione e strutture mediche nel Darfur occidentale, tre morti”

Una dura ondata di violenza ha colpito il Darfur Occidentale, in Sudan, questo fine settimana, con attacchi alla popolazione, case e strutture mediche saccheggiate e operatori sanitari uccisi nelle città Kreneik e El Geneina. Medici senza frontiere (Msf) “condanna fermamente questa terribile violenza e chiede che venga rispettata la neutralità degli operatori sanitari e delle strutture mediche da tutte le parti in conflitto”. “I violenti attacchi del fine settimana sono iniziati a Kreneik e abbiamo avuto conferma che l’ospedale che supportiamo nella città è stato attaccato – dice Bakri Abubakr, responsabile delle operazioni di Msf in Sudan -. Tre persone, tra cui due operatori sanitari, sono state uccise. La farmacia dell’ospedale è stata saccheggiata”. Ieri nell’ospedale universitario di El Geneina, capitale del Darfur occidentale, dove il personale di Msf era al lavoro, c’è stata una violenta intrusione, con spari all’interno della struttura e nel pronto soccorso. Un membro del personale ospedaliero è stato ucciso e gli operatori sanitari, inclusi quelli di Msf, sono stati evacuati. A causa della violenza e dell’insicurezza in corso nelle diverse parti del Darfur Occidentale, compresi questi attacchi a due ospedali, le équipe di Msf non possono raggiungere le strutture mediche supportate e non possono tornare a Kreneik, né condurre cliniche mobili a El Geneina. “Siamo molto preoccupati per l’impatto che questo avrà sulle persone coinvolte dalla violenza, impedendo loro di cercare le cure di cui hanno bisogno e lasciandole in una situazione di disperato bisogno di assistenza, già tale prima di quest’ultimo attacco – sottolinea Abubakr -. I nostri team stanno seguendo da vicino la situazione di sicurezza per poter riprendere a fornire le cure mediche e il supporto umanitario necessario non appena sarà sicuro”. Msf opera in Sudan dal 1978 e ha diversi progetti nello stato del Darfur Occidentale. Fornisce assistenza umanitaria e servizi sanitari di base sia agli sfollati interni che alle comunità locali attraverso cliniche fisse e mobili nella città di El Geneina e dintorni. Supporta l’ospedale universitario di El Geneina e di recente ha iniziato a sostenere gli sfollati interni e le comunità ospitanti nella località di Kreneik.

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