Una speciale veglia di preghiera per l’Europa, domani presso la Chiesa di Santo Spirito in Sassia – Santuario della Divina Misericordia a Roma. A promuoverla è il Rinnovamento nello Spirito Santo. Pregheranno per invocare la pace autorità civili, ecclesiali, politiche, militari.
Domani, Domenica della Divina Misericordia e Pasqua ortodossa, il Rns promuove la veglia di preghiera “per proclamare la Risurrezione di Cristo sull’Europa”, si legge in un comunicato. “Nella drammatica emergenza umanitaria che ci vede tutti coinvolti, si invocherà la pace nel cuore del nostro Continente cristiano, con una speciale intenzione per le popolazioni coinvolte nel conflitto tra Russia e Ucraina”. Attraverso significative testimonianze non mancherà, inoltre, la voce dei profughi rifugiati in Italia. La veglia si svolgerà in presenza, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid-19, e verrà trasmesso in diretta dai canali social del RnS (Facebook e YouTube).
Alternandosi nella preghiera, prenderanno parte all’iniziativa, fra gli altri: in rappresentanza della Chiesa cattolica il card. Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi; in rappresentanza dei Cattolici ucraini mons. E. Mons. Dionisio Ljachovic, esarca apostolico d’Italia per i Cattolici ucraini; in rappresentanza dei Cristiani ortodossi p. Gheorghe Militaru, vicario generale della diocesi ortodossa romena d’Italia; mons. Jozef Bart, rettore della Chiesa di Santo Spirito in Sassia – Santuario della Divina Misericordia; Salvatore Martinez, presidente del Rns che spiega: “Nello spirito della Pasqua, in preghiera, vogliamo proclamare la vittoria della vita sulla morte, del bene sul male, della speranza sulla disperazione, della fraternità sull’inimicizia, coinvolgendo amici e testimoni che s’impegnano ogni giorno nella costruzione della pace. A noi è chiesto di pregare più che di giudicare per cambiare la storia. E, insieme, chiedere allo Spirito Santo che apra nuove vie anche dove sembra impossibile”. La preghiera per l’Europa trova ispirazione “nella profetica condotta di Papa Francesco, che ha voluto rinnovare l’Atto di consacrazione al Cuore immacolato di Maria, e nella memoria benedetta di san Giovanni Paolo II che, venti anni fa, volle affidare il mondo alla Divina Misericordia”, conclude Martinez.