Si terrà stasera nella chiesa San Nicola di Myra (chiesa greca) di Lecce la Veglia pasquale in rito bizantino. Secondo il calendario Giuliano, infatti, la Pasqua si celebra domenica 24 aprile. Per questa ricorrenza la Chiesa di Lecce ha organizzato per i profughi ucraini ospiti della Caritas diocesana nelle parrocchie e nelle famiglia anche la Veglia pasquale. Don Carlo Santoro, direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo, e don Luca Nestola, parroco di Merine che da qualche settimana accoglie una ventina di persone, tra donne e bambini, nel centro di spiritualità “Cuore Immacolato di Maria”, struttura di accoglienza della parrocchia della frazione di Lizzanello, hanno contattato l’Esarcato apostolico per gli ucraini di rito bizantino presenti in Italia con sede a Roma che ha provveduto ad inviare a Lecce padre Petro Gpliney che stasera presiederà per i profughi presenti in città e nei dintorni la grande Veglia pasquale nella loro lingua e secondo il loro rito.
“È un’iniziativa molto bella – ha affermato padre Gpliney – quella della diocesi di Lecce. Don Carlo e don Luca lo hanno proposto alla nostra Curia ed ho accettato il mandato del mio vescovo che mi ha detto: ‘Vai a Lecce e celebrerai per la nostra gente’”.