L’Unicef avverte che il numero di bambini che sta affrontando una grave siccità nel Corno d’Africa è aumentato di oltre il 40% nel giro di due mesi. Tra febbraio e aprile, il numero di bambini che affrontano l’impatto della siccità – tra cui fame acuta, malnutrizione e sete- è aumentato da 7,25 milioni ad almeno 10 milioni. Più di 1,7 milioni di bambini in Etiopia, Kenya e Somalia hanno bisogno di trattamenti urgenti contro la malnutrizione acuta grave. Se le piogge non saranno sufficienti nelle prossime settimane, questa cifra salirà a 2 milioni. “Se non agiamo ora, vedremo tanti bambini morire nel giro di poche settimane”, dice Mohamed M. Fall, Direttore regionale Unicef per l’Africa orientale e meridionale. “La carestia è proprio dietro l’angolo”. “L’emergenza causata dal clima in tutto il Corno d’Africa è la peggiore siccità che la regione abbia visto in 40 anni. – si legge in un comunicato dell’Organizzazione -. Tre stagioni secche consecutive hanno spinto centinaia di migliaia di persone a lasciare le loro case, ucciso vaste fasce di bestiame e colpito raccolti, alimentato la malnutrizione e aumentato il rischio di malattie. In Somalia più di 81.000 persone sono a rischio di carestia entro la fine di giugno se viene a mancare la quarta stagione delle piogge, i prezzi del cibo continuano a salire bruscamente e l’assistenza umanitaria non viene intensificata”. Di qui la revisione del precedente appello di emergenza da 119 milioni di dollari a quasi 250 milioni di dollari per poter far fronte al crescente bisogno in tutta la regione. Solo il 20% è finanziato.