Gli eurodeputati “si rammaricano per la mancata apertura dei negoziati di adesione all’Ue, attesi da tempo, con l’Albania e la Macedonia del Nord”. È quanto emerge da una relazione degli europarlamentari della commissione Affari esteri dell’Europarlamento sui progressi nel 2021 dell’Albania rispetto all’ingresso nell’Ue. Il rapporto è stato approvato con 66 voti favorevoli, quattro contrari e tre astensioni. “Questo fallimento mina la fiducia dell’opinione pubblica verso l’Ue ed è un grave pericolo per la politica di allargamento dell’Ue nel suo complesso”, sostiene il rapporto. Gli eurodeputati sottolineano che “entrambi i Paesi hanno soddisfatto le condizioni stabilite dal Consiglio europeo”. Dando avvio ai negoziati di adesione, “gli Stati membri dimostrerebbero l’unità europea, riconoscendo l’importanza delle implicazioni geopolitiche e dell’adempimento dei criteri di allargamento”, insistono gli europarlamentari. “L’adesione dell’Albania all’Ue dipende da riforme durature e irreversibili in tutti i settori politici fondamentali”, ribadisce la relazione. I deputati esortano, poi, l’Albania “a mantenere e intensificare i suoi sforzi per rafforzare il funzionamento del sistema giudiziario, rafforzare la democrazia, lo stato di diritto e l’economia”. Inoltre, il Paese “dovrebbe contrastare la corruzione e la criminalità organizzata, assicurare la libertà dei media e garantire i diritti delle minoranze, compresa la comunità LGBTQI”. Infine, il rapporto esorta l’Ue a “valutare criticamente le implicazioni di sicurezza storicamente importanti per la stabilità e l’unità del continente europeo e dei Balcani occidentali nel contesto dell’aggressione russa all’Ucraina”.