La situazione epidemica è stabile, con la trasmissibilità in diminuzione e una lieve riduzione dell’incidenza. Nel periodo 11-17 aprile il Report dell’Istituto superiore di sanità-ministero della Salute certifica una diminuzione dell’incidenza, pari a 657 per 100mila abitanti, rispetto alla settimana precedente (723 per 100mila abitanti). Nel periodo 30 marzo-12 aprile , l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96 (range 0,92-1,02), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente.
Stabile anche il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva che si situa al 4,5% (422/9.400) nel giorno 19 aprile rispetto al 4,9% (463/9.422) del 12 aprile. I ricoverati in terapia intensiva passano da 463 a 42. Anche il tasso di occupazione in aree mediche Covid-19 a livello nazionale è stabile: era al 15,8% (10.214/64.779) il 19 aprile rispetto al 15,7% (10.207/64.881) il 12 aprile.
Una Regione è classificata a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Sei Regioni/Province autonome sono classificate a rischio moderato; le restanti sono classificate a rischio basso. Tredici Regioni/Province autonome riportano almeno una singola allerta di resilienza. Quattro riportano molteplici allerte di resilienza.
Dagli esperti la raccomandazione di “continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali individuali e collettive”. Inoltre, “l’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia”.