Nelle province dell’Afghanistan dove le scuole secondarie sono rimaste chiuse alle ragazze, a quasi l’80% di loro è stato negato il diritto all’istruzione. È questo l’allarme lanciato oggi da Save the Children, a quasi un mese da quando i talebani hanno prorogato il divieto per le ragazze delle scuole secondarie di frequentare le lezioni. Una ricerca di Save the Children, Unicef e dei suoi partner che fanno parte dell’Education Cluster ha fatto emergere dei dati preoccupanti. Il rapporto, infatti, mostra che la maggior parte delle ragazze delle scuole secondarie – circa 850.000 su 1,1 milioni – non frequenta le lezioni. “Il mese scorso, le ragazze erano assolutamente sconvolte quando, dopo essere arrivate a lezione è stato loro comunicato di andare a casa. Da allora, hanno raccontato agli operatori dell’ong di essere depresse e di soffrire profondamente per il fatto che sia stato loro negato il diritto fondamentale all’istruzione”, dice Olivier Franchi, direttore regionale ad interim per l’Asia di Save the Children. Si stima che oggi in Afghanistan quasi 8 milioni di bambini in età scolare abbiano bisogno di sostegno per poter andare a scuola, un aumento considerevole rispetto a 2,6 milioni dello scorso anno.