La Commissione episcopale per la Pastorale degli aborigeni (Cepa) della Conferenza episcopale argentina ha salutato le comunità indigene che “arricchiscono il nostro Popolo di Dio”, nell’ambito della Settimana dei popoli originari, che si commemora dal 19 al 25 aprile. La Commissione ricorda che la ricorrenza è arricchita dall’imminente beatificazione dei martiri della Valle del Zenta, che diedero la vita, nel diciassettesimo secolo. E invita “all’amore di predilezione per le comunità originarie, facendo nostre le loro grida, le loro lotte, i loro sogni, le gioie e le speranze”.
“Biodiversità e popoli indigeni: vita per più vita” è il motto proposto dalla Cepa per riflettere, pregare e unirsi ai fratelli e alle sorelle “che si riconoscono membri di popoli preesistenti nel nostro Paese”.
Prosegue la nota: “Come compagni di cammino, facciamo nostro il loro amore e il loro pianto per la madre terra, essendo quelli che meglio sanno ascoltarla, prenderci cura di lei e contemplarla”. La Cepa ha ricordato che Papa Francesco sostiene che “ogni specie ha un valore in sé e che glorifica Dio con la sua stessa esistenza e trasmette il suo messaggio. I nostri fratelli e sorelle ne sono testimoni, sentendosi intimamente uniti e gemellati in quella biodiversità”.
Proprio in questa Settimana, l’attenzione per i popoli indigeni si fa anche missionaria. Nell’ambito del Progetto missionario della Chiesa argentina, promosso dalle Pontificie opere missionarie con il sostegno della Conferenza episcopale argentina, domenica 24 aprile sei missionari saranno inviati nell’Amazzonia peruviana, precisamente nel vicariato apostolico di Puerto Maldonado: si tratta di una religiosa e 5 fedeli laici, tra cui quattro donne.