Ucraina: mons. Sorrentino, “costruire la pace nello spirito di Assisi”. Lettera ai governanti dei popoli. “Umanità ci fa sentire tutti fratelli e sorelle”

“Occorre continuare a credere, nonostante tutto, nelle risorse della diplomazia, intesa come esercizio del diritto, della ragione e del dialogo”, afferma mons. Sorrentino, vescovo di Assisi, nella sua lettera aperta ai governanti. “Prima ancora urge, per tutti noi, ma con particolare responsabilità in chi ha la guida dei popoli, una vera ‘conversione’. Ci stiamo misurando con la conversione ecologica e digitale. Ma non è almeno altrettanto urgente la conversione morale e spirituale, una vera e propria revisione di vita? Francesco di Assisi invita tutti noi a farla guardando a Cristo crocifisso. Sulla sua croce, trionfa l’amore. Sulla sua croce è anche spiegato che l’amore consiste nel dono di sé. Tutto ci è dato in dono. Dobbiamo a nostra volta essere capaci di dono e di ‘perdono’. Si obietterà: non è questa una prospettiva per soli credenti? In realtà ci riguarda tutti, perché Dio è più intimo a noi dei nostri pensieri su di lui e delle nostre stesse negazioni di lui”.
“Su questa base, necessaria – per implicita che sia – si può edificare un ordine sociale, economico, politico, internazionale, che non si risolva in un pragmatismo privo di orientamento, di fondamento e di anima, ma porti quel soffio di umanità che ci fa sentire tutti fratelli e sorelle, ponendoci, gli uni verso gli altri, in un atteggiamento di umiltà”.

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