Il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, ha avuto questo pomeriggio una nuova videoconferenza con il presidente statunitense Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro britannico Borsi Johnson, il primo ministro canadese Justin Trudeau, il primo ministro giapponese Fumio Kishida, il presidente polacco Andrzej Duda, il presidente rumeno Klaus Werner Iohannis, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Ne ha dato notizia Palazzo Chigi spiegando che “è stata condivisa la forte preoccupazione per il prolungarsi delle ostilità in corso e l’esigenza di giungere quanto prima ad un cessate il fuoco per porre fine alle sofferenze della popolazione”. “I leader hanno confermato l’importanza di uno stretto coordinamento in merito al sostegno all’Ucraina in tutte le sue dimensioni, con particolare riguardo al contributo al bilancio del Paese”, prosegue la nota nella quale si riferisce che “ampio consenso è stato espresso sulla necessità di rafforzare la pressione sul Cremlino, anche con l’adozione di ulteriori sanzioni, e di accrescere l’isolamento internazionale di Mosca”. Infine, “è stato ribadito l’impegno comune a diversificare le fonti energetiche riducendo in tal modo la dipendenza dagli approvvigionamenti russi”.