“Offrire un aggiornamento storiografico e un approccio libero da condizionamenti ideologici all’analisi di un evento storico nonché delle sue conseguenze, che hanno inciso sulla storia successiva del Papato, della Santa Sede e delle relazioni della Chiesa cattolica con le diverse componenti del mondo civile su scala mondiale”. Questo l’obiettivo del volume “La Breccia di Porta Pia. Raccolta di studi nel 150° anniversario (1870-2020)”, a cura di Francesco Anghelone, Pierantonio Piatti ed Emilio Tirone, pubblicato nella Collana “Atti e Documenti”, per i tipi della Libreria Editrice Vaticana. Il Pontificio Comitato di Scienze storiche promuove domani 20 aprile (ore 17, Pontificio Collegio Teutonico), in collaborazione con l’Istituto di studi politici “S. Pio V” di Roma, la presentazione di questa Miscellanea di studi internazionale e pluridisciplinare, in occasione del 150° anniversario dell’episodio di Porta Pia e a poco più di 90 anni dalla firma dei Patti Lateranensi. “Come mai prima – si legge nella presentazione dell’iniziativa a proposito dei fatti storici narrati nel volume – la figura del Papa divenne, nel mondo intero, quella del Padre universale, libero da ogni interesse particolare legato ad un suo Stato, e proteso verso l’umanità tutta. Sul versante istituzionale, dopo il 1870 numerosi Stati mantennero una propria rappresentanza diplomatica presso la Santa Sede, che continuò a essere soggetto operante nella comunità internazionale, anche se priva di un proprio territorio”. Gli studi raccolti nel libro, si legge ancora nella nota, “consentono di ripercorrere con certezza documentaria i complessi eventi che ormai 150 anni fa avviarono il progressivo cambiamento nelle relazioni internazionali del Papato con il mondo, un cambiamento che nella memoria storica della Santa Sede si è compiuto certamente sotto l’azione della Provvidenza”, come mette in evidenza il cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, nella prolusione al volume. La giornata del 20 aprile si aprirà con i saluti di Bernard Ardura, presidente del Pontificio Comitato di Scienze storiche, del generale Fulvio Poli dello Stato maggiore dell’Esercito, e di Paolo De Nardis, presidente dell’Istituto di studi politici “S. Pio V” di Roma. Intervengono Francesco Bonini, rettore dell’Università Lumsa di Roma, e Massimo De Leonardis dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano. Alberto Melloni della Fondazione per le Scienze religiose “Giovanni XXIII” di Bologna pronuncerà delle parole conclusive.