“Il mondo sembra sempre percorso più da notizie brutte che belle; pare che ad espandersi non sia tanto l’energia buona della risurrezione di Gesù, quanto una strana energia cattiva, autodistruttiva, che porta gli esseri umani ad essere violenti e ingiusti e a farsi guerra”. Lo ha sottolineato l’arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, mons. Erio Castellucci, nella messa celebrata a Pasqua, nella cattedrale di Carpi. “L’energia cattiva sembra più forte di quella buona, perché fa più rumore, si fa sentire, colpisce – ha osservato il presule -. Ma in realtà è più potente l’energia della risurrezione di Gesù: è come una vena sotterranea di acqua pura, che scorre ad una maggiore profondità rispetto alle fogne e alle acque di scarico. Se non fosse più potente l’energia buona, il mondo si sarebbe già distrutto, sarebbe stato inghiottito dalla sua stessa violenza”.
Mons. Castellucci ha ammonito: “Non possiamo però sederci e stare a guardare, perché non è automatico che l’energia buona continui ad espandersi. Dipende anche da noi che l’energia della Pasqua vinca alla fine sull’egoismo e sulla morte. Se l’annuncio della risurrezione dai morti, dell’amore più forte dell’odio, smettesse di percorrere la terra; se le energie che distruggono l’uomo ed espandono guerre, egoismi e violenze, fossero maggiori di quelle che fanno vivere l’uomo, gli danno felicità e aprono prospettive di vita eterna, il mondo finirebbe per autodistruzione, perché si spegnerebbe la speranza stessa”. E ha concluso: “Chiediamo al Signore la forza di contrapporre alle armi di autodistruzione di massa la grande arma dell’autocostruzione di massa, che è l’annuncio della risurrezione di Gesù, la pratica di un amore che vince l’odio e la morte”.