Un sacerdote francescano, padre Wilberth Daza Rodas, 44 anni, è stato assassinato nella tarda serata di sabato scorso a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia. Il suo corpo senza vita è stato trovato la domenica di Pasqua, nella parrocchia di San Francesco. Le prime ricostruzioni portano a pensare che il sacerdote si sia recato alla porta della chiesa dopo aver sentito bussare; gli assassini lo avrebbero aggredito e poi trascinato nel bagno dove si presume sia morto. Il religioso sarebbe morto dissanguato, dopo essere stato colpito da un oggetto contundente, che ha provocato sul suo corpo varie ferite.
Le autorità giudiziarie di Santa Cruz stanno cercando di fare luce sulla vicenda. Nella giornata di ieri la Conferenza episcopale boliviana ha espresso in un comunicato il suo sgomento per la morte del sacerdote, auspicando che venga svolta un’indagine chiara e precisa per svelare le cause dell’omicidio. Rivolgendosi alla famiglia Daza Rodas e alla provincia francescana della Bolivia, i vescovi hanno assicurato le proprie preghiere per il religioso e “tutta la nostra vicinanza, solidarietà e preghiera”, auspicando che “Gesù Cristo risorto risplenda nei nostri cuori dove ci sono tanta oscurità, sofferenza e morte”.
Di fronte, poi alle diverse manifestazioni di violenza che stanno aumentando nel Paese, i vescovi hanno esortato il popolo boliviano a lavorare con impegno per una cultura di pace in cui tutti possano vivere in fraternità. La comunità del paese di Machareti, da cui proveniva il frate francescano, attende la consegna della salma per dargli una sepoltura cristiana.