Ieri sera in Santa Caterina a Magnanapoli, a Roma, Chiesa principale della diocesi castrense, l’Ordinario Militare per l’Italia, mons. Santo Marcianò ha presieduto la Messa in Coena Domini. Concelebranti il vicario generale mons. Sergio Siddi e i cappellani che svolgono il loro servizio presso la curia. Durante la liturgia mons. Marcianò ha lavato i piedi a dodici, tra militari, personale civile e due suore. Nell’omelia, riferisce l’arcidiocesi castrense, mons. Marcianò ha parlato, tra l’altro, della “dimensione esistenziale dell’Eucaristia. Il donarsi di Cristo per la salvezza dell’umanità – ha detto – è un donarsi di ciascuno di noi, di ciascun cristiano ai fratelli attraverso la carità”. “Sono tre giorni – ha aggiunto riferendosi al triduo pasquale – in cui siamo chiamati ad entrare nel mistero di Cristo contemplandolo, prima di tutto, ma mettendoci in ascolto attento della sua Parola. È in anticipo che Gesù istituisce il sacramento ed è in anticipo che Gesù fa vivere il mistero pasquale ai discepoli, tanto che essi fanno veramente fatica a comprendere”. Il presule ha evidenziato come la contradditoria lontananza degli amici di Gesù, in pratica sia “il rifiuto di Dio”. “Ancora oggi questo rifiuto – ha ribadito – è dentro il cuore dell’uomo. Dio è scomodo, viene scartato perché ci chiede di andare oltre il nostro egoismo, il nostro primeggiare; è scandaloso il dono dell’amore perché chiede a ognuno di noi di farci servi dei servi”. Mons. Marcianò presiederà oggi, sempre in Santa Caterina, la celebrazione della Passione del Signore e domani la Veglia pasquale.