Messa in Coena Domini ieri sera a Baghdad, celebrata dal patriarca caldeo, card. Louis Raphael Sako, nella cattedrale di San Giuseppe. Nell’omelia, secondo quanto riferito dal Patriarcato caldeo, Mar Sako ha parlato della perseveranza cristiana evidenziando quelle “pietre preziose” che sono i martiri e figure come l’apostolo Tommaso che incontrando Gesù, dopo la Resurrezione, “si è prostrato a Lui”. “La fede e la fortezza spirituale e morale – ha spiegato il patriarca – richiedono una profonda conoscenza di Cristo e un rapporto intimo con lui, non un rapporto superficiale. Senza essere associati a Cristo siamo perduti, perché siamo come i tralci che non portano frutti da soli se non sono legati alla vite”. Mar Sako ha esortato ad affrontare “difficoltà e sfide vivendo il cristianesimo, restando attaccati a Gesù, da cui trarre la vita”. Da qui l’invito a “perseverare nell’ascolto della Parola, nella meditazione e nell’apertura allo Spirito Santo perché solo nella sequela di Cristo saremo veri testimoni di Cristo”. Durante la messa il card. Sako ha lavato i piedi a 12 tra ragazzi e ragazze.