La fedeltà e l’infedeltà nella vita matrimoniale e in quella religiosa è il focus del numero di aprile della rivista Rogate ergo in considerazione dei due prossimi appuntamenti primaverili: la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni e l’Incontro mondiale delle famiglie. Vengono evidenziate le ripercussioni negative sulle scelte della vita causate dalla cultura della provvisorietà. Per lo psicologo don Giuseppe Crea, “gli abbandoni e i divorzi, che sono da sempre i malesseri della fedeltà, si possono prevenire riconoscendo ai tempi di difficoltà una valenza educativa. Grazie, infatti, alle difficoltà si può riscoprire il filo conduttore della propria esistenza, anche di fronte a ciò che sembra inconciliabile, come una malattia, la perdita del lavoro, le relazioni familiari e comunitarie deficitarie”.
“In quanto sentimento, la fedeltà costituisce una parte importante dell’educazione”. Lo spiega il pedagogista Mario Pollo, che nella scoperta del senso della vita intravede “il significato profondo della fedeltà”. A livello di testimonianza la rivista riporta esempi di prevenzione dell’infedeltà e racconta di cristiani, che in varie epoche hanno dimostrato la loro fedeltà a Cristo, non poche volte fino al martirio. Fra questi la vicenda dell’arcivescovo di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero, raccontata da Salvatore Mazza. Il critico cinematografico Mario Dal Bello analizza una serie di film nei quali la fedeltà è rappresentata in lotta con la perseveranza. Chiude il numero un’intervista al fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, che nel suo recente libro “La Chiesa brucia” si serve della metafora dell’incendio della cattedrale di Parigi per sottolineare il bene che può scaturire dalla crisi del cristianesimo contemporaneo.