Ucraina: S.B. Shevchuk, “crimini terribili di violenza sessuale usata come arma contro donne e anche bimbi piccolissimi”

“Adesso stiamo scoprendo crimini terribili di violenza sessuale come arma contro la pacifica popolazione civile. Ci sono centinaia di casi di violenza sessuale contro donne, uomini e, soprattutto, bambini”. È la fortissima preoccupazione espressa oggi dall’arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, nel suo video messaggio quotidiano dal fronte ucraino. Limitandosi alla sola città di Bucha, Lyudmila Denisova, commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, aveva detto nei giorni scorsi: “Siamo a conoscenza di circa 25 casi di ragazze e donne tra i 14 e 25 anni, violentate dai militari russi”. “Durante la guerra – ha detto oggi S.B. Shevchuk – vediamo che la sessualità non è usata per servire l’amore, ma per fare la guerra. Chi potrebbe mai immaginare che la sessualità potesse essere trasformata in un’arma? Nell’arma di umiliazione dell’altro, del più fragile. La sessualità come strumento di violenza”. E aggiunge: “Ieri il nostro presidente ha raccontato il caso della violenza su un bambino piccolissimo. Ci chiediamo: Dio, come si può, in mezzo a questo inferno, rimanere umani? E comprendiamo che solo grazie alla forza divina saremo capaci di prevenire, nel modo umano, la distorsione della nostra comunicazione e della nostra vita”. L’arcivescovo rivolge una preghiera: “Dio, salva tutti quelli che trasformano il dono della sessualità nello strumento di guerra e di violenza sessuale. Dio, salva l’Ucraina dall’odio, dal peccato, dall’odio verso quelli che ci umiliano. Donaci la forza di amare. Dio, benedici il nostro esercito, benedici il nostro eroico popolo ucraino”.

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