Klaus Schwertner, amministratore delegato della Caritas di Vienna, ha lanciato un appello dalla città del confine occidentale ucraino di Uzhgorod, per fornire aiuto continuo alle persone in Ucraina. “Per favore, non arrendetevi, proviamo a fornire molto più aiuto”, ha chiesto Schwertner attraverso i canali della Caritas. Si aspetta la “maratona di aiuti più lunga che noi in Europa dovremo portare avanti dalla seconda guerra mondiale”. Domenica scorsa Schwertner ha lasciato Vienna con un’équipe della Caritas in direzione del confine ucraino-slovacco per consegnare i soccorsi. A Uschgorod le sirene dei raid aerei hanno suonato in tutta la città, ha riferito il direttore della Caritas evidenziando la criticità della situazione. “Le persone hanno rapidamente afferrato l’essenziale e poi sono fuggiti in un rifugio. Per fortuna era uno dei tanti falsi allarmi”. Ma anche se la regione è stata finora risparmiata dalle ostilità, “la guerra è onnipresente in tutta la città di Uzhgorod”. Uzhgorod contava 117mila abitanti, ora ci sono tra 230 e 250mila persone che vivono lì almeno temporaneamente, ha riferito Schwertner. Nessuno sa esattamente quanti sfollati interni provenienti da altre parti dell’Ucraina siano stati effettivamente rifugiati in scuole, palazzetti dello sport, hotel e alloggi privati
L’amministratore delegato della Caritas dell’arcidiocesi di Vienna ha parlato con donne, bambini e anziani fuggiti alla stazione dei treni, alla centrale di distribuzione alimentare della città e nel campo d’accoglienza. Negli incontri “puoi leggere la sofferenza e il dolore sui volti delle persone”, ha riferito Schwertner. La disponibilità ad aiutare è ancora impressionante: “migliaia di volontari che dal 24 febbraio si sono spesi fino all’esaurimento per dare più aiuto possibile, alla stazione dei treni qui a Uzhgorod, nei centri di accoglienza di emergenza, organizzando trasporti umanitari in Ucraina e trasportando profughi in altri Paesi europei”. Questo dimostra quanto siano importanti le donazioni da tutto il mondo e anche dall’Austria. “Per favore, continuate ad aiutare, stiamo al fianco dei nostri vicini in Ucraina, non deludiamoli in questi tempi difficili”, è stato l’appello finale del direttore della Caritas.