“Dal 24 febbraio all’11 aprile abbiamo accolto 168 pazienti ucraini per gli accertamenti necessari, tra accessi in Pronto Soccorso, Day Hospital e ricoveri. Tra questi, 17 bambini affetti da patologie gravi sono riusciti ad arrivare all’ospedale Gaslini grazie alla cooperazione internazionale realizzata sotto l’egida della Protezione Civile”. Ad affermarlo Renato Botti direttore generale dell’IRCCS Giannina Gaslini di Genova tramite una nota diffusa oggi dall’ospedale pediatrico genovese. Il Gaslini informa inoltre di aver istituito due borse di studio per medici ucraini da svolgere presso la Clinica pediatrica e reumatologia. “Siamo felici di poter offrire a due medici provenienti dall’Ucraina la possibilità di proseguire presso il Gaslini l’attività di ricerca clinica in ambito pediatrico, precedentemente svolta nel loro paese, bruscamente interrotta a causa della guerra” ha aggiunto Botti. “Il nostro IRCCS – ha proseguito – ha appena emesso bando di pubblica selezione per soli titoli per il conferimento, in via di urgenza, di due borse di studio per laureati in medicina e chirurgia connesse alla situazione di emergenza causata dal conflitto bellico in Ucraina, da svolgersi presso la UOC Clinica Pediatrica e Reumatologica”. Prosegue, inoltre, la raccolta messa in campo dalla Gaslini Onlus per far fronte all’emergenza ucraina. I fondi raccolti vengono destinati alle prime necessità della presa in carico dei piccoli pazienti e per accogliere e mettere in sicurezza anche i loro famigliari. La raccolta ha già raggiunto € 96.086,99 in un mese. Parte dei fondi donati tramite l’iniziativa “Gaslini per l’Ucraina” sono già stati utilizzati per garantire una prima ospitalità in Polonia ai pazienti ucraini. Una sorta di centro di accoglienza è stato, infatti, allestito in una pensione a Rzeszow dove i piccoli e le loro famiglie possono attendere il trasferimento in Italia in un luogo tranquillo con posti letto puliti e piatti caldi.