“Roma vuole essere una casa accogliente”. Così Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, durante l’incontro pubblico dedicato all’accoglienza dei rifugiati nella Capitale questa mattina dalla Agenzia giornalistica Dire. L’assessore tuttavia riconosce come ci sia “tanta incertezza – dice – su come mettere in campo le migliori azioni per l’accoglienza e lavorare per una inclusione reale”. Funari ricorda come in questi giorni la città abbia accolto soprattutto, donne, bambini, persone fragili e anziane. “Da una parte – spiega – siamo felici di dare un rifugio sicuro, dall’altra c’è la domanda di mettere in campo tutto ciò che può servire per esigenze sanitarie”. La titolare alle Politiche sociali ricorda come ad oggi negli hotel grazie alla convenzione con la Regione Lazio sono state accolte quasi 2mila persone. Dare però una prospettiva, come ammette, è difficile: “La nostra accoglienza vuole essere un segnale di speranza e pace”. Un contributo prezioso alle istituzioni è stato offerto dalla comunità ucraina già presente a Roma. C’è da accompagnare e ascoltare. Stiamo mettendo in campo progetti di inserimento. Abbiamo ricevuto più di 300 proposte di famiglie romane per accogliere i rifugiati. Per esempio, un anziano solo ha aperto la sua casa a una mamma con un bambino piccolo. In qualche modo si stanno sostenendo a vicenda”.