“Fatevi portatori di una cultura dell’accoglienza, della pace. Abbattiamo le barriere, accorciamo le distanze. Avviciniamoci a tutti, nessuno escluso. Sentiamo ciò che sente Gesù, amiamo come ama Gesù, per essere sempre più fratelli”. Così il vescovo di Lamezia Terme, mons. Giuseppe Schillaci, che questa mattina ha presieduto la messa del precetto pasquale con i docenti e gli studenti del liceo classico-artistico “Francesco Fiorentino”. “Siamo nella Settimana delle Settimane – ha aggiunto il vescovo nell’omelia –. Ci stiamo preparando alla Pasqua, il grande giorno che dà significato a tutti i nostri giorni. In questi giorni, la liturgia ci fa contemplare Gesù nel Cenacolo, insieme ai suoi discepoli. Soffermiamoci a meditare l’umanità di Gesù per comprendere come Gesù viveva il rapporto con gli altri: lasciandosi coinvolgere completamente. Nel discepolo che poggia il capo sul petto di Gesù vediamo ciò che anche noi siamo chiamati a fare: sentire quello che Gesù sente, amare come Gesù ama. Anche noi siamo chiamati a sentire la compassione che Gesù sente per questa umanità disorientata, che non sa che direzione prendere. Vogliamo sentire come Gesù sente per respingere le logiche del potere, della violenza, della sopraffazione. L’Amore gratuito e sconfinato di Gesù, che consegna la sua vita senza aspettare nella in cambio, vince queste logiche e ci fa vivere da fratelli, superando ogni inimicizia”.
Nel corso della funzione, alla quale ha preso parte il dirigente dell’istituto superiore Nicolantonio Cutuli che ha ringraziato il vescovo per la sua costante vicinanza ai giovani della città, al momento dell’offertorio sono state portate all’altare alcune rappresentazioni su tavolette delle stazioni della Via Crucis realizzate dagli studenti dell’indirizzo artistico. Ad animare la celebrazione, preparata dai docenti di religione don Giuseppe D’Apa e Tommasina Portobonacci, il coro formato da un gruppo di studenti del liceo Fiorentino.