Sanità: Società italiana d’igiene, “rafforzare dipartimenti di prevenzione e prevedere un hub vaccinale ogni 100mila abitanti”

Il rafforzamento dei Dipartimenti di prevenzione e la previsione di un Hub vaccinale ogni 100mila abitanti sono i punti più importanti della richiesta avanzata dalla Società italiana d’igiene (Siti) in una lettera inviata al ministro della Salute Roberto Speranza; al direttore della Prevenzione Giovanni Rezza; al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Massimiliano Fedriga ed al presidente della Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, Mario Draghi.
In estrema sintesi, la Siti chiede di “garantire una chiara configurazione strutturale ed operativa del Dipartimento di prevenzione” e sottolinea inoltre: “Il mancato riferimento a standard qualitativi e quantitativi delle dotazioni organiche potrebbe compromettere la concreta e armonica realizzazione di quanto il regolamento stesso prevede, con possibili ripercussioni negative sulla capacità di erogazione dello specifico Lea relativi a ‘Prevenzione collettiva e sanità pubblica’, tanto più alla luce dell’esperienza recente che ha visto i Dipartimenti di prevenzione efficacemente in prima linea per la gestione ed il contrasto dell’emergenza Covid-19”. Di qui l’auspicio che “sia recuperato il riferimento a standard qualitativi e quantitativi di personale del Dipartimento di prevenzione, oppure si rimandi la definizione di detti standard ad un ulteriore specifico prevedimento”.
Nella lettera si evidenzia, inoltre, la necessità di individuare chiaramente il dimensionamento e la configurazione operativa degli Hub vaccinali, strutture di rilevanza strategica per la sanità territoriale e per il Paese. Anche alla luce della recente esperienza pandemica, la Società italiana d’Igiene ritiene appropriata la previsione di un Hub vaccinale ogni 100mila abitanti. La Siti, infine, richiede di “inserire un esplicito riferimento al potenziamento dei Laboratori di sanità pubblica, che costituiscono asse portate per numerose attività di prevenzione collettiva in tema di ambiente-salute-alimenti”.

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