Saranno ancora Emmanuel Macron e Marine Le Pen a sfidarsi al ballottaggio delle elezioni presidenziali il 24 aprile prossimo. I francesi andati ieri alle urne hanno accordato al presidente uscente il 27,6% dei consensi, mentre la leader dell’estrema destra ha ottenuto il 23,4% dei voti, con una distanza più ampia dei due punti che i sondaggi pre-elettoriali avevano preconizzato. Nel 2017 la distanza tra i due leader alla prima tornata era stata di 2,7 punti percentuale, contro i 4,2 dei risultati di ieri Al terzo posto, ma comunque escluso, il leader del partito di sinistra La France Insoumise Jean-Luc Mélenchon (22%) e a seguire gli altri 9 che erano scesi in campo, con risultati che vanno dal 7,1% di Eric Zemmour, leader del partito di estrema destra Reconquête, al 0,6% di Nathalie Arthaud, leader di Lotta operaia. Alla sindaca di Parigi Anne Hidalgo l’1,7% dei voti. Ora gli schieramenti dovranno riposizionarsi e i leader dei partiti esclusi hanno già iniziato a dare indicazioni agli elettori: per Mélenchon è necessario “non dare un solo voto a Marine Le Pen”; e, come lui, hanno già dichiarato che sosterranno Macron Hidalgo, Fabien Roussel (Comunisti), Valérie Pécresse (I Repubblicani) e Yannick Jadot (Europa ecologista- i Verdi). A sostenere Le Pen Eric Zemmur. Alle urne si è recato il 73,97% degli aventi diritto. Nel 2017 l’affluenza al primo turno era stata dell’81,58%. “Nulla è deciso. I prossimi quindici giorni saranno decisivi per il nostro Paese e per l’Europa”, ha dichiarato Macron nella serata di ieri: “Tendo la mano a chiunque voglia lavorare per la Francia”. Marine Le Pen ha ringraziato tutti coloro che l’hanno votata e ha invitato tutti a unirsi nel grande “rassemblement national”: “insieme e con grande entusiasmo costruiremo la vittoria per mettere in atto l’alternanza di cui la Francia ha bisogno”