Tantissimi fedeli hanno partecipato ieri alla messa della Domenica delle Palme nella cattedrale di San Ciriaco, presieduta dall’arcivescovo di Anona-Osimo, mons. Angelo Spina. Dopo la benedizione dei rami d’ulivo all’esterno della chiesa e la rievocazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, l’arcivescovo ha benedetto i lavori, eseguiti nella cattedrale dal mese di settembre del 2021 a fine marzo 2022. “Questo luogo mi è molto caro – ha detto mons. Spina -, lo è alla nostra arcidiocesi di Ancona-Osimo, a voi, alla nostra città, perché è parte importante della nostra storia, della nostra identità e soprattutto della nostra fede, che è stata trasmessa di generazione in generazione. La locuzione ‘chiesa cattedrale’ come sappiamo deriva da ‘cattedra’, perché essa ospita la cattedra del vescovo che è il luogo dal quale il vescovo maestro, pastore e liturgo della Chiesa locale conferma ed educa la fede e la vita cristiana del popolo di Dio a lui affidato, nell’ininterrotta successione apostolica che lega ogni generazione al fondamento della fede trasmessa dagli apostoli: Cristo morto e risorto per la nostra salvezza. Questo luogo sacro è un monumento di fede, è luogo di preghiera e dell’incontro con Dio che ci è stato tramandato nel corso dei secoli a cui tutti, anche con diverse motivazioni, siamo legati. Non è un museo ma è un corpo vivo che accoglie e restituisce la fede delle generazioni espressa anche nell’arte e nell’architettura. La responsabilità della cattedrale sia dal punto di vista pastorale, giuridico ed economico ricade tutta sull’arcivescovo. La basilica cattedrale necessitava di alcuni urgenti lavori che sono stati realizzati con puntualità negli ultimi sei mesi”.
Il presule ha ricordato che “il sisma del 2016 aveva causato profonde lesioni nella muratura dell’abside dell’altare della Madonna Regina di tutti i Santi. Per cui è stato necessario intervenire”. Nell’abside dell’altare maggiore vi erano continue infiltrazioni di acqua per cui è stato necessario rifare parte del tetto e nella Cappella delle lacrime, sotto l’altare del Crocifisso, le continue infiltrazioni di acqua avevano compromesso tutti gli intonaci. “I lavori sopraelencati, del costo di 372.000 euro, sono stati finanziati al settanta per cento dalla Cei, con un contributo di 260.441 euro, la restante somma di 111.617 è stata messa dalla arcidiocesi. Dall’inizio dei lavori al completamento c’è stato poi un aumento del trenta per cento sui materiali e per questo è stato chiesto ai fedeli di intervenire con libere offerte”, ha spiegato l’arcivescovo, citando poi ulteriori lavori che sono stati eseguiti.
L’arcivescovo ha poi benedetto l’altare, che è stato solo benedetto perché era già stato consacrato nel 1730. Dopo la benedizione è iniziata la messa della Domenica delle Palme, al termine della quale l’arcivescovo ha accompagnato il sindaco Valeria Mancinelli nella Cripta delle lacrime, dove sono state collocate le reliquie dell’apostolo San Giacomo il Minore, del beato Gabriele Ferretti, compatrono della città, e la memoria di Santo Stefano (il sasso che colpì il primo martire cristiano).