Colombia: mons. Rueda (Cec) su campagna elettorale, “polarizzazione preoccupa”. Tra priorità, attenzione a periferie, vita, riconciliazione e lotta corruzione

(Foto: Cec)

“Il prossimo Governo deve assumere priorità molto grandi”. È la convinzione espressa da mons. Luis José Rueda, arcivescovo di Bogotá e presidente della Conferenza episcopale colombiana (Cec), intervistato da “El Nuevo Siglo”. Queste, secondo l’arcivescovo le principali urgenze che il prossimo Governo, in seguito alle elezioni presidenziali del prossimo maggio, dovrà affrontare: “Per prima cosa, essere attento alle regioni. Secondo, promuovere la vita in tutte le fasi, dal concepimento alla morte naturale. Terzo, affrontare la questione del narcotraffico in modo serio e completo per rispondere a questo flagello che fa precipitare noi colombiani nella violenza. Quarto, costituire una possibilità di una cultura del dialogo, dell’ascolto degli altri; un governo più vicino alle regioni, ai giovani, alle famiglie, agli studenti, al tema della salute. Una riforma della giustizia in modo tale che tutti siamo responsabili di una nuova Colombia”.
Guardando all’attuale campagna elettorale, mons. Rueda da notare che “la polarizzazione preoccupa tutti i colombiani perché ci fa dividere anche all’interno delle stesse famiglie. Dobbiamo fare il passo dalla rivalità all’incontro con la diversità, in modo da completarci a vicenda e non eliminarci a vicenda mentalmente, socialmente o umanamente”. Il primate della Colombia esorta a vivere “una nuova etica civica” in grado di soppiantare l’attuale pervasività della corruzione e a non stancarsi di “lottare per la riconciliazione. Nonostante i segni della violenza e della morte, siamo chiamati a essere uomini e donne che, per la fede che abbiamo in Cristo o per la capacità razionale che abbiamo, cercano sempre la soluzione dei conflitti attraverso il dialogo, e non con mezzi armati”.

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