Il Centro Commerciale Leonardo che si trova a Fiumicino, alle porte di Roma, si mobilita a sostegno del popolo ucraino. Il centro, infatti, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, ha deciso di farsi promotore di una raccolta fondi il cui ricavato, attraverso una speciale ‘staffetta solidale’, andrà a sostenere le Comunità di Sant’Egidio che operano in Ucraina, e aiutano i profughi ai confini del Paese. Degli operatori dell’associazione – si legge in un comunicato – saranno presenti il prossimo 2 e 3 aprile, presso l’info point presente all’interno della galleria. “Oggi più che mai – dichiara il direttore del Centro Commerciale Leonardo di Fiumicino, Gianpiero Campoli – siamo felici di poter dare il nostro contributo e sostegno concreto, insieme alla Comunità di Sant’Egidio, al popolo ucraino. Dopo la pandemia da Covid-19, purtroppo ancora in atto, questo conflitto ci riporta a tristi memorie di cui speravamo aver fatto tutti tesoro. Grazie però a questa raccolta fondi che avverrà nel corso di sabato e domenica prossima, non solo noi ma anche la nostra affezionata clientela potrà rendersi partecipe di un’iniziativa che, in maniera veloce e diretta, farà sì di inviare subito gli aiuti in Ucraina alle associazioni che operano attivamente sul territorio fornendo beni di prima necessità e medicinali”. Al momento della donazione, gli operatori doneranno una piantina a tutti coloro che si faranno partecipi di questo importante gesto simbolico. Tutte le Comunità di Sant’Egidio che sono in Ucraina – a Kiev, Leopoli, Ivano Frankivsk e altre località – coraggiosamente continuano ad occuparsi dei più fragili e soccorrere le vittime della guerra, come dichiara la responsabile della Comunità di Sant’Egidio a Fiumicino, Francesca Scambia. “L’iniziativa che realizzeremo insieme con il Centro Commerciale Leonardo – afferma Scambia – ci permette di intensificare gli aiuti e rende possibile a chi si recherà nel Centro nel fine settimana di contribuire a quello sforzo di solidarietà che sentiamo di dover compiere con generosità di fronte ad una situazione tanto drammatica”.