L’Unione buddhista italiana (Ubi) ha deciso di stanziare un fondo speciale di 1 milione di euro per sostenere il popolo ucraino in uno dei momenti più oscuri della storia europea recente. “In questo modo – si legge in un comunicato dell’Unione -, i buddhisti italiani desiderano sostenere uomini e donne ucraini in fuga dall’orrore della guerra, famiglie intere che hanno abbandonato la propria casa in cerca di un luogo sicuro dove stare”. Il fondo avrà una duplice destinazione: 200mila euro, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e Medici senza frontiere, saranno impiegati per i corridoi umanitari, interventi sanitari e acquisto di forniture di farmaci; 800mila euro, invece, verranno indirizzati a micro-interventi messi in atto anche dai diversi centri buddhisti dislocati sul territorio italiano, in collaborazione con organizzazioni locali del Terzo settore, a sostegno di profughi e nuclei familiari ucraini in difficoltà. “Il popolo ucraino ha bisogno di tutto l’aiuto possibile in questo momento e l’Unione buddhista italiana fa la sua parte per sostenere i più fragili”, afferma Filippo Scianna, presidente dell’Ubi. “Il nostro contributo è solo una goccia in mezzo al mare rispetto all’enorme emergenza sanitaria e sociale nella quale è piombata l’Ucraina: la nostra scelta ha l’obiettivo di sostenere quelle realtà che sono al servizio dei più deboli, cercando di aiutare sia chi si trova ancora sul fronte della guerra sia chi è giunto nel nostro Paese alla ricerca di accoglienza e di protezione”.